Apre a Torino il ristorante Guarini, nell’omonima via nei pressi di via Lagrange. Un ristorante moderno ed elegante che si ispira alla cucina piemontese. Ideale anche come afterworks per consumare una tapa piemontese e un calice di vino, un vermouth alla spina o una birra artiginale.

Il ristorante, nato dalla iniziativa di Gianluca Poggio, Enrique Jiménez e Roberto Ertola, è anche un tributo a questo grande architetto per farlo conoscere ai sempre più numerosi visitatori, italiani e stranieri, del capoluogo piemontese. Anche il concept architettonico, ideato insieme allo studio lamatilde, racconta di lui a cominciare dalla struttura di una grande cupola posta all’ingresso del ristorante.

La cucina affonda le radici nel territorio piemontese. Il giovane e creativo chef Luca Tomaino cresciuto professionalmente ai piedi della Mole, ha la capacità di far riscoprire i piatti della tradizione piemontese e nello stesso tempo di stupire con proposte mai banali e un’ottima capacità tecnica.

Al ristorante Guarini si potrà però anche solo sorseggiare un calice di vino scelto dalle cantine di grandi produttori piemontesi, oppure un bicchiere di vermouth torinese che qui viene servito alla spina, o ancora un boccale delle ottime birre artigianali di Soralamà prodotte con acqua purissima delle Alpi. Tutte queste bevande possono essere accompagnate con “tapas” piemontesi che si ispirano all’ampia varietà degli antipasti della cucina locale.

Guarino Guarini fu un monaco, matematico, filosofo e architetto, che visse nel ‘600 e trascorse gli ultimi anni della sua vita nella capitale sabauda al servizio dei Savoia, realizzando alcuni dei gioielli dell’architettura barocca torinese. In particolare la cappella della Sindone, palazzo Carignano e la cupola di San Lorenzo.